Divorzio breve: come affrontarlo?
26 maggio 2015: una data che molti ricorderanno, non solo perché ha segnato una svolta nel diritto di famiglia italiano. Se ne parlava da tempo, e "finalmente" il divorzio breve è arrivato anche in Italia. A giudicare dai numeri erano in molti ad attendere questa novità. In pochissimi mesi infatti sono già centinaia di migliaia le richieste arrivate ai Tribunali.
Ma cosa prevede, in pratica, questa nuova legge? D'ora in poi in caso di separazione consensuale si potrà divorziare dopo solo sei mesi dalla comparsa in tribunale per la firma del verbale, per la separazione giudiziale devono trascorrere invece 12 mesi. È possibile applicare questo procedimento anche alle separazioni già in corso.
Se non si hanno figli e si è concordi su tutte le questioni pratiche è sufficiente recarsi in comune, affermare la volontà di separarsi e sottoscrivere l'atto relativo. Vi è in alternativa la possibilità recarsi da un avvocato e seguire l'iter tradizionale nominando un solo avvocato per entrambi i coniugi.
Il divorzio breve prevede anche la facoltà di avvalersi della negoziazione assistita; si tratta di un procedimento che serve a sistemare e a semplificare tutti gli aspetti della separazione. Basterà un'unica comparizione davanti al presidente del tribunale per sigillare le proprie volontà e proprio da quella data decorre la separazione.
Un'altra grande novità prevede la proclamazione della fine immediata della comunione dei beni durante tale appuntamento in tribunale. Attenzione, però: divorzio breve non significa divorzio facile. Parallele alle situazioni per le quali il divorzio breve porterà buoni vantaggi, troviamo storie che rischiano di essere sottovalutate.
La semplificazione e l'abbreviarsi del procedimento non rendono le separazioni più indolori o più leggere, anzi. Il rischio di farsi prendere "dalla fretta" di concludere può portare a non valutare con la dovuta attenzione molti aspetti riguardanti soprattutto le gestione dei figli.
Infatti sarà molto difficile ascoltare la loro voce, dal momento che all'avvocato è severamente vietato avere contatti con i minori. Proprio gli aspetti che riguardano i più piccoli sono quelli da tenere maggiormente d'occhio, oltre la maggior facilità con la quale diventa possibile approfittarsi del coniuge debole.
Separazioni e divorzi devono avere il tempo di essere rielaborati, affrontati, capiti. Il divorzio breve è detto anche "divorzio fai da te", ma non si corre il rischio di essere soli nell'affrontare questi momenti decisivi della propria vita?
C'è l'occasione per capire se davvero non c'è più niente da recuperare nel nostro matrimonio, o per decidere di contrarre subito nuove unioni?
Momenti così particolari nella propria vita vanno affrontati con il giusto supporto per evitare confusioni e disorientamento, e per far sì che la velocità nel tornare nuovamente liberi non si trasformi in una ferita complicata da affrontare.
Antonietta Paglia - 16 ottobre 2015